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Storia della federazione italiana

Sebbene un'antica forma di calcio fosse esistita durante il Rinascimento a Firenze, il moderno gioco del calcio fu importato in Italia dalla Gran Bretagna nel 1887. Il gioco si sviluppò dapprima a Torino e subito si allargò anche a Milano e Genova.
Il primo club a essere creato fu il Football Club Internazionale di Torino (che più tardi si fuse con l'FC Torinese per formare il Torino Calcio). Lo Sport Club Juventus (più tardi FC Juventus) fu fondato nel 1897, mentre Il Genoa Cricket and Football Club, la forza dominante del calcio italiano ai suoi albori, più di un secolo fa, fu formato nel 1893, da qui il nome attuale della squadra: Genoa 1893.

Alla fine questi club decisero di organizzarsi in una struttura, e fu così fondata la Federazione Italiana Football nel marzo del 1898 a Torino, con Mario Vicari in qualità di primo presidente. Nel 1909, le fu dato il nome attuale di Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC).

Il primo campionato nazionale ebbe luogo quell'anno, e fu giocato, pensate un po', in un solo giorno a Torino, e fu vinto dal Genoa. Il campionato, comunque, continuò a essere organizzato regionalmente fino al 1929/30. Il Genoa dominò quel periodo pioneristico, vincendo 6 dei primi sette titoli in palio.

Il cambiamento da regionale a nazionale si trasmise anche alla federazione: la sede iniziale era a Torino, ma successivamente si spostò a Milano nel 1905, di nuovo a Torino nel 1911, poi a Bologna nel 1926 e tre anni dopo a Roma, dove è sita l'attuale federazione.

Dodici anni dopo la composizione del primo governo del calcio italiano, l'Italia giocò il suo primo incontro internazionale, all'Arena di Milano, dove, il 15 maggio 1910, sconfisse per 6 a 2 la Francia. Solo dieci giorni dopo, però, la squadra italiana fu riportata alla dura realtà da una sconfitta per 6 a 1 contro l'Ungheria a Budapest.

Ciò nonostante, l'Italia emerse subito come una delle potenze tradizionalmente dominanti del calcio europeo.

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